Dott. Detragiache

FARMACIA CENTRALE


LA FARMACIA CENTRALE IERI ED OGGI


La Storia
Le notizie sull'esistenza di farmacie nel borgo di Aosta si traggono dai documenti a partire dal XVII secolo. La fonte principale è costituita dal Répertoire des Registres du Pays.
Lino Colliard ricorda nel suo libro "Vecchia Aosta" (ed. Musumeci 1986) che la maggior parte dei farmacisti che esercitavano ad Aosta e nella Valle nei secoli XVII e XVIII provenivano da Ivrea e dal Canavese.  Fin dalla metà del 1600 il Conseil des Commis stabilì che il medico del paese o protomedico accompagnato da un farmacista e dal procuratore generale del Ducato avrebbe effettuato ogni anno una visita alla singola farmacia per verificare che non venissero praticati "salassi"sui malati, che non venissero dati farmaci senza prescrizione medica e che venisse tenuta una corretta conservazione e garantita la genuinità delle "droghe" da parte del farmacista.
Nel 1700 le ispezioni si moltiplicarono e ci giungono i nomi dei farmacisti di Aosta che figurano nei verbali di ispezione, in particolare nel Borgo di Sant'Orso: Bianco (1743-1753), Jean Bernardin Ruffinelli (1758-1767), Pavetto (1757-1767).
Coloro che desideravano esercitare la professione di farmacista nel Ducato di Aosta, dopo un tirocinio di quattro anni presso un farmacista, dovevano superare l'esame in presenza del protomedico ducale e di due farmacisti. Il Conseil des Commis, in quanto Magistrat de Santé, rimetteva loro il brevetto per l'esercizio legale, a condizione che il candidato avesse dimostrato di possedere i mezzi necessari sufficienti "pour l'entretien de tout ce qui est nécessaire à cette profession". Il farmacista del XVII secolo dava ai suoi clienti i rimedi come l'elleboro, l'issopo, la violetta, la mandorla amara, l'incenso, il grasso di balena e di marmotta, la mostarda, la teriaca, il mithridate, rimedi sovrani, il cui uso si perde nella notte dei tempi. I prodotti chimici erano rari: l'essenza di zolfo, lo zucchero candito. Si vendevano anche sciroppi e pillole.
Relativamente alla Farmacia in questione, nel Sotto - Fascicolo 323 (serie I° Cat.15 Fasc11), custodito nell'archivio della Prefettura Amministrativa della Regione Valle d'Aosta, si ripercorre il passaggio dei vari titolari e proprietari che si sono succeduti.
Una lettera prefettizia del 1889 riguarda la concessione dell'apertura dell'odierna Farmacia Centrale al farmacista Meynet.
La farmacia viene poi acquistata dal Dott. Alessandro Anfossi (fu Giovanni, chimico farmacista, nato a Villanova Mondovì, domiciliato in Aosta, diplomato all'Università di Torino il 22/7/1902) con rogito Pignet il 29/6/1916.
Nel 1933, con rogito del Notaio Ettore Marcoz, il Dottor Giuseppe Tavola (chimico farmacista, nato a Torino il 4 dicembre 1902 e ivi residente) acquista dal Dottor Anfossi il diritto all'esercizio ventennale della farmacia (lire 5.000), " tutti i mobili arredanti la farmacia (lire 7.000), tutti i medicinali che si trovano nei locali (lire 48.000)".
Dal 1962 la farmacia è gestita dalla Famiglia Detragiache.
Il Dottor Giuseppe Detragiache (nato a Perosa Canavese il 1 aprile 1925) il 26 giugno 1962 acquista il diritto all'esercizio della farmacia dal precedente titolare Dott. Giuseppe Tavola.
Il 31 dicembre 1992 – avanti al notaio Guido Marcoz- viene ceduta al figlio Alessandro (nato a Parella il 28 giugno 1955) l'azienda per l'esercizio di farmacia, a cui si aggiunge il dispensario farmaceutico stagionale, sito nel complesso commerciale di Pila (Gressan), dal 1988.
Il dispensario farmaceutico di Pila veniva chiuso e ceduti i locali nel maggio del 2008.

L' Insegna

Da alcune foto risalenti ai primi del '900, si legge sulla tenda la scritta "Farmacia - Drogheria". In una foto successiva, degli anni 20, si intravvede un'insegna aggiunta sopra la tenda da sole con la scritta "Farmacia Piazza Carlo Alberto". Si può notare anche come l'ingresso fosse disposto a destra, prima di svoltare l'angolo di via Porta Pretoria. Sarà Giuseppe Detragiache che sposterà l'attuale apertura a sinistra.
Giuseppe Detragiache provvide anche a porre una scritta luminosa a caratteri gotici sul terrazzino sopra la porta della farmacia: Farmacia Centrale G. Detragiache.
Nel 2000, si eseguirono i lavori di ristrutturazione della casa Galeazzo e si modificò l'insegna che è quella che compare oggi sulla porta: Farmacia Centrale Dott. Detragiache, senza più l'iniziale G, per lasciar spazio alle prossime generazioni di farmacisti della famiglia.

Piazza San Francesco e Casa Galeazzo
Casa Galeazzo è il nome dell'immobile dove è ubicata la Farmacia Centrale.
Lino Colliard ("Vecchia Aosta" ed. Musumeci 1986) ci fa sapere che "dopo aver attraversato la ponteille Perron, da cui traeva origine uno dei due rami del rivo della Città, che scorreva all'aperto tra le vie e i vicoli della Città, il viaggiatore che proveniva dalla porta della Trinità arrivava alla Piazza San Francesco. Esaminando attentamente il Plan di De Tillier, possiamo affermare che si trattava più propriamente di una via. Soltanto più tardi quando verso la fine del XVIII secolo si abbatté una parte del muro sud-ovest del cortile del convento omonimo, e soprattutto dopo la demolizione di quest'ultimo, la Piazza San Francesco divenne effettivamente il centro della vita cittadina (una bella foto riportata sul libro di Colliard riguarda appunto il mercato che si svolgeva sulla piazza). Essa trae il suo nome dal celebre convento di San Francesco dei Frati Minori Conventuali, fondato nel 1352. Esso occupava l'area dell'attuale Hotel de Ville. La cinta di San Francesco e la relativa chiesa occupavano una gran parte dell'attuale Piazza Chanoux."
Nel XVIII secolo, facevano degna corona alla piazza San Francesco, chiamata alla metà del XIX secolo piazza Carlo Alberto e attualmente Piazza E. Chanoux, tutta una serie di case appartenenti a diverse famiglie dell'aristocrazia. "ad est ricordiamo, almeno la bella casa Galeazzo (farmacia Detragiache)". Quest'ultima informazione è tratta da BASA (Bulletin de l'Académie Saint Anselme Aosta 1856-1982 - nuova serie vol. I°)
In particolare il "Procureur en Chef" Claude François Galeazzo (1830-1900) abitava in un appartamento signorile, sei stanze condivise con moglie e figli che si affacciava sulla piazza. Sua figlia Célie, stimata professoressa di francese, visse nella casa fino alla morte avvenuta nel 1941. (da "Notabili Valdostani" A.Desandré Ed. Le Chateau).
Nella ristrutturazione dell'edificio, avvenuta nel 2000, fu reperito e conservato un trave del tetto con la data incisa del 1770.


La Farmacia Centrale nel passato
 
Piazza Chanoux ed in fondo la Farmacia
 
Piazza Chanoux e sullo sfondo Casa Galeazzo
 
La Farmacia Centrale del Dr. Detragiache

Casa Galeazzo in Piazza Chanoux

La Farmacia Centrale del Dr. Detragiache